Per mantenere sani e belli gli alberi di agrumi, bisogna avere dei particolari accorgimenti. Tutte le varietà degli agrumi infatti non solo necessitano del giusto clima per crescere e svilupparsi, ma anche di una potatura specifica per questo tipo di alberi, che deve tener conto di diverse caratteristiche.

A cosa serve la potatura degli agrumi e quando effettuarla?

É bene tenere presente che a differenza degli altri alberi da frutto, quelli di agrumi devono essere potati il minimo indispensabile. Si tratta infatti di alberi sempreverdi, e privarli di molte foglie significherebbe rendere più difficoltosa la crescita dei frutti.

Basta considerare che un’arancia necessita di circa 50 foglie per giungere alla completa maturazione, di conseguenza toglierne molte significherebbe togliere diversi elementi essenziali per lo sviluppo.

Le sostanze presenti nelle foglie vengono accumulate costantemente, raggiungendo il livello più significativo a marzo. Il periodo ideale per effettuare la potatura è all’inizio della primavera, ad aprile, perché le temperature sono miti. La primavera, l’inizio dell’estate e l’autunno sono i periodi in cui i rami crescono più velocemente.

La potatura è essenziale per far raggiungere alla pianta un equilibrio produttivo, che consenta la generazione regolare e abbondante di frutti, (che non si vedranno comunque prima dei 7/8 anni di vita dell’albero).
Oltre a questo, l’operazione rende più semplice la successiva raccolta dei frutti e consente di sfruttare al massimo le potenzialità del contesto in cui si trova l’albero, compresa la luce e le sostanze nutritive del terriccio.

Un altro aspetto importante della potatura è la sua capacità di tenere sotto controllo gli attacchi di eventuali parassiti e la comparsa di malattie.

La potatura deve essere effettuata con tagli precisi, netti, evitando gli strappi. Per i rami più piccoli è possibile usare anche delle forbici affilate (meglio se professionali), mentre per quelli più grossi ci si deve servire di un seghetto.

potatura arance

Gli attrezzi della potatura devono essere sempre puliti, e vanno disinfettati passando da una pianta all’altra, per evitare che diventino vettori di contagio per alcune malattie tipiche, come il virus della tristezza o il mal secco.

Come potare gli alberi di agrumi?

Gli alberi di agrumi più diffusi sono i limoni, i mandarini e gli aranci. La potatura dei limoni non deve essere particolarmente invasiva. É opportuno limitarsi a togliere i rami vecchi, secchi o danneggiati per far penetrare la luce all’interno della chioma. In certi casi vanno tolti i cosiddetti succhioni, cioè rami molto grossi e robusti che si sviluppano alla base del fusto e che spesso non danno frutti, ma tolgono energia vitale all’albero.

Il mandarino va potato fra primavera ed estate, e in ogni caso prima che le temperature si abbassino troppo, per cui ci potrà essere circa un mese di differenza nella scelta del periodo ottimale, a seconda della zona in cui si trova la pianta.
Rispetto agli altri tipi di alberi da agrumi, il mandarino è più soggetto ad essere attaccato da funghi e parassiti, quindi la potatura dovrà essere precisa, senza lasciare sfilacciature e soprattutto con attrezzi rigorosamente disinfettati.

Anche l’albero delle arance ha bisogno di una potatura leggera, concentrata sullo sfoltimento dei succhioni, la rimozione di rami secchi e la pulitura da quelli più giovani (poiché i frutti crescono sui rami dell’anno precedente).
Se si tratta di piante giovani, la potatura si rivela fondamentale per dar loro la forma che poi avranno da adulte.

L’obiettivo di queste tecniche è dare alla pianta la consueta forma a globo, che si adatta meglio all’albero degli agrumi. É irregolare, con una chioma ben sviluppata anche all’interno, che protegge le parti più fragili dall’azione nociva del sole.

L’albero a globo, nella sua forma finale, è simile a un cespuglio. Per ottenere questa forma vengono create tre o quattro branche principali disposte simmetricamente e adeguatamente distanziate l’una dall’altra.
Per mantenerla invece, vanno tagliati i rami secondari che tendono a svilupparsi verso l’alto. Questo consente alla pianta di espandersi in larghezza.