Il golf può essere annoverato tra gli sport più apprezzati e seguiti al mondo, praticato soprattutto da persone abbienti dato l’elevato costo della sua numerosa attrezzatura.

Infatti, dalla palla alle tee, dalla sacca ai guanti e alle scarpe, fino alla golf cart la scelta è vastissima, comprende una sterminata gamma di stili, materiali e colori.

Ma forse, l’oggetto più importante dal punto di vista di performance agonistica è la mazza (o bastone). Durante una partita, all’interno della sacca se ne possono portare fino a un massimo di 14, distinguibili l’una dall’altra non solo per la forma, ma anche per la sequenza alfanumerica incisa su di esse.

Ogni golfista che si rispetti ne possiede diverse, ognuna delle quali è da utilizzare a seconda della specifica situazione che si trova dinnanzi.

La scelta dipende sia dal grado di abilità tecnica del giocatore e dalla forza che deve imprimervi, sia dal tipo di lancio che deve effettuare.

Caratteristiche generali delle mazze da golf

Tutti i bastoni sono composti da una canna, detta shaft, un’impugnatura chiamata grip e, nella parte terminale, la cosiddetta testa.

Ciò che però differenzia e rende unica una mazza dall’altra è il loft, ovverosia l’angolo descritto tra la faccia del bastone e la linea verticale dello shaft.

È infatti l’ampiezza di questo angolo a determinare l’altezza e la profondità di ogni lancio.
Ma vediamo nel dettaglio quali sono le principali tipologie e nomi delle mazze da golf.

Mazze da golf in legno e in ferro

I legni (woods) sono i più grandi e appariscenti di tutto il set presente nella sacca. La leggerezza dei materiali con cui sono costruiti consente di effettuare i primi tiri, ma in generale facilita tutti i lanci che devono percorrere lunghe distanze (possono infatti arrivare fino a 250 m).

In origine, quando sul finire degli anni Ottanta venne incominciata la loro realizzazione proprio grazie alla lavorazione del legno di acero e nespolo (da qui il nome), ne esistevano di quattro tipi, chiamati:

  • legno 1 – driver
  • legno 2 – brassie
  • legno 3 – spoon
  • legno 4 – clik

Con l’andare del tempo, tuttavia, rimase solo il driver, mentre gli altri continuarono ad essere chiamati in riferimento alla grandezza del loft (3, 5 e 7).

Il driver, inoltre, poiché rappresenta la mazza che non può mancare nella sacca neanche del golfista meno professionista, si è conquistato l’appellativo di ‘grande bombardiere’.

I ferri (irons), invece, che in origine erano realizzati con il materiale omonimo, oggi sono costruiti prevalentemente con leghe di acciaio.

Sono utili in modo particolare per i secondi e terzi tiri, nonché per i primi colpi nei par 3.

Esistono molti ferri da poter scegliere (si va dal 3 al 9) dove, per ognuno dei quali, corrisponde una precisa traiettoria.

A seconda del tipo di lancio che si intende fare e della distanza della buca si sceglierà, ad esempio, un ferro 3 – con la shaft lunga e il loft più basso – per eseguire colpi lunghi e lineari (mediamente di 165 m), mentre si prenderà in mano un ferro 9 quando il colpo deve essere più corto e alto (fino ad un massimo di 110 m).

Mazze da golf in putter, wedge e ibride

Non c’è partita, non c’è golfista e non c’è sacca che non contenga un putter. È il re indiscusso tra i bastoni: la sua unicità sta proprio nel fatto che, anziché far volare la pallina, deve farla rotolare sul green cercando di metterla in buca.

putter golf

Il suo loft, infatti, è costituito da pochi gradi, 2 o 3 circa, e serve esclusivamente per spezzare l’attrito iniziale e far meglio scorrere la palla sull’erba.

I putter ad oggi esistenti sono molteplici e si differenziano per dimensione, peso e colore.

I wedges sono le mazze ideali per sferrare colpi precisi e poco profondi in termini di distanza. Insieme al putter, sono determinanti per il buon andamento della partita – sebbene il loro utilizzo non sia per nulla semplice e quasi ostico per i meno esperti.

Ne esistono di diversi modelli, ognuno con il proprio nome a seconda del grado descritto dal loft e della distanza capace di raggiungere:

  • i pitching wedge dal loft tra i 48 e i 50 gradi possono raggiungere i 100 m circa
  • i gap wedge coprono 85 m con un loft di 52/54 gradi;
  • i sand wedge intorno ai 70 m con un’ampiezza compresa tra i 56 e i 58 gradi;
  • i lob wedge dal loft di 60/62 gradi raggiungono i 50 m circa.

Gli ibridi (hybrids) sono una novità ancora non del tutto esplorata ma che, come tutti gli ibridi, è già impattante; sono infatti qualcosa a metà tra i tradizionali bastoni in legno e in ferro.

Sono anche detti ‘rescue’ per la loro funzionalità,  hanno infatti dimostrato il loro valore in situazioni critiche di salvataggio palla. In ogni caso, vanno anche molto bene per i primi colpi dal tee e per i lanci lunghi.