Jean-Michel Basquiat è considerato il pioniere del filone underground derivante dal movimento espressionista degli anni ’80.

Nel 2017, il pittore è diventato uno degli artisti americani più costosi della storia. Un’opera senza titolo del pittore newyorkese è stato, infatti, acquistato da un collezionista giapponese per la cifra record di 110,5 milioni di dollari.

Biografia di Jean-Michel Basquiat

Nato a New York il 22 dicembre 1960 da genitori di origini portoricane e haitiane. I suoi primi anni influenzano la sua sensibilità, fantasiosa e fertile. Bambino precoce, legge già a 5 anni e si appassionava all’anatomia a 7. Dopo la separazione dei suoi genitori, nel 1969, passa da una casa all’altra e lascia la casa di suo padre definitivamente all’età di 16 anni. Nello stesso periodo, fonda un gruppo musicale e inizia a scrivere graffiti nei pressi delle gallerie di Manhattan con lo pseudonimo SAMO, sotto l’influenza dell’amico Al Diaz. SAMO significa Same Old Shit e impone gradualmente il suo stile urbano, diventando così una figura dell’East Village.

Jean-Michel Basquiat: la carriera

Jean-Michel Basquiat non aveva ancora 20 anni quando le gallerie di New York iniziano ad accaparrarsi le sue opere.

A 25 anni, il giovane prodigio ottenne la copertina del New York Times Magazine. Spontaneo, energico, ingenuo, la sua impronta artistica infiamma un’intera generazione di artisti. Nel 1980 incontra il suo futuro mentore e amico, Andy Warhol, un eminente artista della cultura pop.  Insieme, producono diverse opere cult, come Monster Beat o Eggs.

Da quel momento in poi, si dedica alla pittura e inizia a esporre con successo le sue opere nelle gallerie.

La morte di Warhol nel 1987 sconvolse profondamente Basquiat, che si isola e muore pochi mesi dopo per overdose di eroina, lasciando dietro di sé più di 800 dipinti e 1.500 disegni. Nonostante la sua morte, il lavoro di Basquiat continua a mantenere vivo il mercato dell’arte contemporanea.

I dipinti

Utilizzando un’ampia varietà di materiali, dipinge su tela e pannelli di tutti i materiali e forme. Appassionato di anatomia, l’artista esplora il tema della morte, che diventa elemento centrale del suo lavoro. Dipinge molti teschi come nelle sue opere Untitled Skull (1981), Dusthead (1982), Untitled Skull, (1982) e corpi scheletrici (Riding with death, 1988).

Testimone del razzismo ambientale nei confronti della comunità nera, Basquiat denuncia attraverso la sua arte l’oppressione come testimoniano le sue opere Irony of a negro policeman del 1981 e Untitled (boxer) del 1982.

Caratteristico del movimento neoespressionista, il lavoro di Jean-Michel Basquiat è caratterizzato da uno stile molto personale dai colori vivaci, ma con temi talvolta cupi e angosciati.

L’opera In italian

Facendo leva sulle sue origini afroamericane, Jean-Michel Basquiat fa della cultura africana uno dei temi ricorrenti delle sue opere.

Evolvendosi in un’America ancora molto segnata dal razzismo, afferma la sua identità e permea alcune delle sue opere con un messaggio politico e di denuncia.

Nel 1983, realizza In italian, un’opera che mette in luce le sofferenze causate dal razzismo, niente a che vedere con l’Italia. Composto da un insieme di più pannelli, il lato destro rappresenta una scultura africana sormontata dalla scritta Crown of Thorns che significa in italiano corona di spine. Sotto, è scritta anche la parola sangre o sangue in spagnolo.

Come Andy Warohl, anche Basquiat si prende gioco della società dei consumi dirottando gli indicatori della cultura pop degli anni ’80. 

Jean-Michel Basquiat: la collaborazione con il pittore Andy Warhol 

Nel 1980, mentre stava girando un film indipendente, Downtown 81, Jean-Michel Basquiat conosce Andy Warhol. Da questo momento in poi, tra i due si sviluppa una solida amicizia. Nel 1982 Basquiat realizza il doppio ritratto Dos Cabezas in cui raffigura se stesso accanto ad Andy Warhol subito dopo il loro primo incontro.

Dal 1984 al 1985 i due realizzano insieme quasi duecento opere collettive di grande originalità. Tra questi dipinti, ci sono Win $ 1’000’000 , realizzata nel 1984, e Eiffel Tower, realizzata nel 1985.

Tuttavia, la mostra congiunta dei due artisti nel 1985 non ottiene il successo sperato. Sospettando che Warhol lo stesse manipolando per la propria notorietà, Basquiat pone fine alla loro collaborazione. I due artisti non si riconcilieranno mai più.

Andy Warhol muore di infarto il 22 febbraio 1987. Profondamente sconvolto, Basquiat sprofonda nella sua dipendenza dalla droga e muore poco dopo.

 

Fonte Foto Immagine di Copertina: https://it.wikipedia.org/wiki/Jean-Michel_Basquiat#/media/File:Andy_Warhol,_Jean-Michel_Basquiat,_Bruno_Bischofberger_and_Fransesco_Clemente,_New_York,_1984.tif