Secondo alcune ricerche storiche, la salsiccia luganega affonda le sue radici ai tempi dell’Impero Romano, e precisamente nella zona della Lucania, da cui prende il nome. Per Lucania, oggi si intende la Basilicata, ma a quei tempi erano comprese anche la zona del Cilento e della Calabria settentrionale.

Oggi però, questa salsiccia è diventata un prodotto tipico del nord Italia, in particolare di tre regioni, Lombardia, Veneto e Trentino. A questo proposito, ci sono diverse teorie che cercano di spiegare il lungo viaggio di questo alimento fino al settentrione d’Italia: alcune fanno riferimento alla conquista della Magna Grecia da parte dei Romani, mentre altre teorie, attribuiscono la sua diffusione in queste aree direttamente dalla Grecia.

Infatti si narra, che i lucani nel 323 a.C. vengono conquistati e presi in ostaggio da Alessandro I d’Epiro che ritorna al suo regno, ai confini tra Grecia e Albania, con numerose famiglie lucane a seguito.

Infatti oggi, la salsiccia tipica della Grecia è proprio la loukanika, arricchita con varie erbe, scorza d’arancio e in taluni casi con semi essiccati. Dopo 1100 anni un ambasciatore, al rientro nel suo Principato della Serenissima Repubblica di Venezia, importa nuovamente la salsiccia in Italia, ma questa volta come prodotto tipico della Grecia (loukanika). Questo insaccato si diffonde rapidamente in tutto il nord Italia, sfruttando le capacità commerciali dei veneziani.

Versioni e caratteristiche della salsiccia luganega

La salsiccia luganega si può trovare sul mercato in diverse versioni, con l’aggiunta di varianti e ingredienti a seconda della zona geografica, però le versioni ufficialmente riconosciute sono tre: la luganega Lombarda, quella Trentina e quella Veneta.

  • La luganega Lombarda, lunga venti centimetri, è composta di macinato di carne di suino (versione classica) o di cavallo, insaccata in budello naturale con sale e l’aggiunta facoltativa di vino, spezie o uva passa.
  • La luganega Trentina, assembrata in budello di vitello, è costituita da carne di suino in taglia media (non tritata), sale, spezie, pepe nero e aglio. Si possono trovare anche delle versioni non classiche, come quelle di pecora, cavallo o capra.
  • La luganega Veneta è una salsiccia più delicata, infatti viene utilizzato il macinato del guanciale, con l’aggiunta di sale e spezie, il tutto insaccato nel budello. Anche questo prodotto concede delle varianti, come la padovana o la trevigiana.

Salsiccia luganega: le ricette più diffuse

Le ricette per gustare al meglio questa salsiccia sono numerose, in questo articolo ne abbiamo scelte due, tra quelle più apprezzate.

– La luganega con cipolla e vino bianco: è un secondo piatto, facile da preparare e molto gustoso. Bisogna mettere un filo d’olio extravergine d’oliva, un pizzico di sale e cipolle tagliate a spicchi all’interno di una padella (meglio se è antiaderente). Far rosolare il tutto per tre minuti, aggiungere pepe nero e vino bianco, farlo sfumare un po’ e introdurre le salsicce, facendole cuocere a fuoco lento per circa 10-15 minuti.

Risotto alla luganega: è un primo piatto tipico della cucina milanese. Bisogna tagliare a pezzettini la salsiccia, metterla in una padella con olio extravergine d’oliva e cipolla tagliata a fettine, far rosolare il tutto per alcuni minuti, a questo punto aggiungere il riso e farlo tostare. Una volta completata la procedura, sfumare con vino bianco e versare, man mano mestoli di brodo fino al completamento della cottura (circa 15 minuti).

Risotto alla luganega
Risotto alla luganega

Non ci resta che augurarvi buon appetito!